Un uso responsabile dei farmaci di automedicazione è sempre fondamentale e quando si tratta della gestione dei lievi disturbi dei più piccoli lo è ancora di più.
L’ultima versione del documento, autorizzata dall’AIFA, sarà consegnata dal farmacista al cittadino al momento dell’acquisto del medicinale, in caso di aggiornamenti non ancora riportati all’interno della confezione.
La celiachia è una malattia al femminile: le italiane che ne soffrono sono il doppio degli uomini, un esercito di 400.000 pazienti che però nel 70% dei casi ancora ignorano di non tollerare il glutine. Nel nostro Paese infatti appena 115.000 donne hanno ricevuto la diagnosi e tutte le altre, oltre 280.000, sono esposte alle complicanze della celiachia come osteoporosi o menopausa precoce, anemia, problemi di fertilità.
Per il 62% dei medici specialisti i pazienti non sono adeguatamente informati sui problemi di infertilità e sterilità, e sulle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Per il 76% la legge 40/2004 andrebbe modificata: troppe differenze sul territorio. I bambini concepiti in provetta venuti alla luce sono stati 9.800: +169% in sette anni.
I dati più recenti sull’uso dei farmaci in Italia (Rapporto OsMed gennaio-settembre 2014) confermano l’incremento nell’uso dei farmaci per il dolore, in particolare, tra gli antidolorifici ad azione centrale, si registrano rilevanti aumenti del consumo degli alcaloidi naturali dell’oppio (morfina, idromorfone, oxicodone e codeina in associazione) e degli altri oppiacei (tramadolo e tapentadolo).
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