occhiali

In realtà, già dopo la nascita, il neonato è sottoposto a visita oculista al fine di verificare infezioni tipiche da parto: ad es. se dal punto di vista anatomico, i bulbi oculari hanno avuto il normale sviluppo e diagnosticare precocemente l’eventuale presenza di cataratta congenita. Se i genitori non sospettano difficoltà visive, come incapacità a distinguere i giochi, le persone, tutti i bambini intorno ai tre anni dovrebbero eseguire una visita oculistica. In questa occasione, l’oculista potrà accertare la presenza di difetti visivi, l’integrità delle strutture anatomiche e la motilità oculare.

La diagnosi precoce è fondamentale in quanto il sistema visivo dei bambini in questa età è molto plastico, pertanto in grado di recuperare eventuali difetti. Quando il bambino raggiunge l’età di cinque/sei anni è bene sottoporlo ad ulteriore visita di controllo nella quale l’oculista dovrà valutare con maggiore accuratezza l’acutezza visiva del piccolo. Se il bambino non presenta particolari problemi visivi i suoi controlli periodici dovranno essere effettuati ogni 1 – 2 anni per valutare quanto il suo sviluppo stia influenzando l’apparato visivo. Con la crescita, infatti, l’impegno visivo del piccolo aumenta e l’unica arma a disposizione dei genitori è la prevenzione.

E’ consigliabile fare controllare la vista dei bambini prima che si manifesti qualsiasi disturbo, anche perché è dimostrato che i bimbi che presentano difficoltà visive fanno più fatica a scuola. Innanzitutto, è fondamentale stabilire se i nostri figli vedono bene da lontano o da vicino, così da scongiurare disturbi come ipermetropia, astigmatismo e miopia. Inoltre, è molto importante far esaminare l’efficienza visiva globale poiché a questa sono collegate due problematiche spesso sottovalutate come la dislessia e ambliopia.

Il senso della vista fornisce al cervello più o meno il 90% delle informazioni di ciò che ci circonda e rappresenta quindi un importante canale di comunicazione, proprio per questo, in particolar modo nei primi anni di vita, quando i meccanismi di apprendimento sono cosiddetti “di imitazione”, è importante tenere sotto controllo lo sviluppo della vista.

 

IL CONTROLLO DEI GENITORI

Alcuni atteggiamenti che potrebbero insospettire un genitore, in questi casi è bene anticipare le visite o comunque rivolgersi all’oculista.

  • Lacrimazione abbondante anche quando non piange
  • Strizza gli occhi quando guarda un oggetto distante o si avvina troppo all’oggetto
  • Inclina o ruota la testa per cercare di guardare qualcosa
  • Si sfrega continuamente gli occhi
  • Arrossamento degli occhi

 

OCCHI A "RISCHIO"

Alcuni neonati hanno più probabilità di avere difetti visivi. 

  • Se i genitori portano occhiali, hanno malattie oculari ereditarie, sono consanguinei
  • Se genitori o parenti sono strabici, ipovedenti, hanno problemi visivi
  • Se la madre in gravidanza ha avuto malattie trasmissibili al feto (toxoplasmosi, rosolia ect…)
  • Se il bambino è nato immaturo(peso inferiore a 1.500 gr.) o prematuro(inferiore alle 34 settimane) o ha avuto patologia neonatale

 

ATTENZIONE AI TRAUMI!

Gli incidenti che accadono mentre il bambino gioca potrebbero, se trascurati, determinare danni alla vista durante l’infanzia e l’adolescenza.

GIOCHI DA EVITARE

  • Pistole giocattolo ad aria compressa o a capsule esplosive
  • Fuochi d’artificio
  • Arco e frecce, cerbottane, fionde
  • Lancio di sassi o palle di neve ghiacciata

Il consiglio è sempre quello di leggere le indicazioni stampate sull’involucro del giocattolo.

 COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE

  • Senza esercitare pressione sull’occhio mettere una benda fissata con un cerotto
  • Se è venuto a contatto con una sostanza chimica o corpo estraneo lavare abbondantemente gli occhi
  • Non pulire o disinfettare l’occhio o le palpebre
  • Non premere sulle palpebre o sull’occhio potrebbe esserci una lesione
  • Non cercare di aprire le palpebre per controllare ciò che è successo
  • Recarsi ad un pronto soccorso oculistico

 

GLI OCCHIALI (qualche consiglio)

  • Materiale robusto e leggero
  • Lenti non troppo piccole con grande campo di visione verso l’alto; il bordo superiore della lente deve superare di poco il sopracciglio mentre quello inferiore non deve toccare la guancia
  • Stanghette che consentono una buona modellatura e curvatura retro auricolare che non provochi dolore
  • Appoggio nasale stabile
  • Lenti leggere, antigraffio e infrangibili
  • Affidarsi all’esperienza dell’ottico di fiducia e diffidare dei prodotti privi di garanzia di legge 

 

PILLOLE...è importante sapere che
  • La cataratta congenita è una delle principali cause di cecità in età pediatrica ed insorge nei primi sei mesi di vita. Consiste nell’opacità totale o parziale del cristallino in grado di interferire sulla sua trasparenza. 
  • “L’occhio pigro” o meglio l’ambliopia è una funzione visiva inferiore alla norma in uno o raramente in entrambi gli occhi  che viene a manifestarsi inizialmente durante i primi anni di vita. E’ guaribile in modo completo se diagnostica e curata nei primi dieci anni di vita.
  • Strabismo, comunemente detto anche “occhio storto”, è un termine generico che indica uno squilibrio oculo-motore, un’anomalia degli occhi, in cui per cause non sempre note, essi perdono il loro allineamento.
 
 
 
- Gli occhi del bambino, Società di Oftalmologia Pediatrica/Green Vision  
- Oftalmologia Pediatrica in Pillole: Opuscolo divulgativo per pediatri e genitori distribuito nell'ambito del Congresso Nazionale AIMO

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